Moschino, 30 anni di provocazioni alla moda

Le borse della Capsule collection Moschino

Da 30 anni il marchio Moschino prova a sdrammatizzare tutti i canoni che rendono così serioso il mondo dell’haute couture: lo ha fatto sin dagli esordi, quando il fondatore Franco Moschino si impose all’attenzione generale con tutta una serie di accessori moda che rompevano totalmente gli schemi, al punto da suscitare per le sue originali collezioni definizioni come anticonformista e addirittura dadaista.
L’effetto sorpresa delle collezioni è proseguito anche dopo la scomparsa dello stilista nel 1994, mantenendo costante un filo rosso che le ha attraversate tutte continuando a provocare e stupire grazie all’attività del direttore creativo Rossella Jardini, in grado di mantenere gli stessi temi volti a sdrammatizzare le passerelle con illusioni ottiche e colori forti.

Il trentennale dell’etichetta è stato in questo 2013 celebrato con una capsule collection che ne ha reinterpretato la storia con capi ed accessori studiati per proporre ancora una volta la stessa inconfondibile stravaganza, rispettando ad esempio i colori che hanno costruito l’icona Moschino ovvero il rosso, il bianco ed il nero, ma proiettandoli verso il futuro perché il marchio pur avendo dei punti saldi è sempre stato dinamico interpretando liberamente i propri canoni con proverbiale ironia. Positività ed energia, nelle parole della stessa Jardini, sono le costanti di questa collezione celebrativa che dimostra come per costruire un futuro sia sempre necessario conoscere e valorizzare la storia. Vi ritroviamo quindi le cromie, gli effetti trompe l’oeil così come le catene dorate ed i pois.

La capsule collection è stato anche un modo per la Jardini di tirare le fila del suo operato: al timone dell’azienda per un ventennio, proprio pochi giorni fa è stato annunciato il passaggio di testimone con la nomina del nuovo direttore creativo di Moschino Jeremy Scott.
Lo statunitense porterà la sua forte carica innovativa ed il suo stile sempre sopra le righe, riversando tutto il suo eclettismo – forse quello che meglio si adatta a perseverare l’unicità stilistica di Moschino nel panorama dell’alta moda contemporanea – nelle collezioni, a partire da quella di debutto fissata per l’autunno-inverno 2014/2015.

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