Guida alla scelta della cravatta

La cravatta è un accessorio insostituibile nell’outfit di un vero gentleman, complemento senza pari capace di esaltare la raffinatezza e l’eleganza del look mettendo in risalto ancora maggiore il pregio e la fattura di un abito sartoriale: queste per lo meno sono le prerogative di una buona cravatta fatta a mano, che è anche relativamente semplice da riconoscere.

Ci sono infatti alcuni elementi inequivocabili che la contraddistinguono e che permettono al momento dell’acquisto di una cravatta per un’occasione importante di individuare un prodotto lavorato a mano. È infatti innegabile che, se la cravatta è un caposaldo dell’abbigliamento maschile di una certa classe, c’è però un abisso tra un articolo “industriale” e uno che sia lavorato a mano secondo procedure rigorose, frutto di una sapiente e antica tradizione sartoriale.
Ogni pezzo ed ogni fase della lavorazione passano attraverso mani esperte, che quasi sempre sono almeno quelle di tre diversi professionisti: un tagliatore, un cucitore, un orlatore.

La lavorazione della cravatta sartoriale

Punto chiave di partenza, dopo aver definito il disegno o la fantasia sui quali la cravatta sarà incentrata, è il taglio della stoffa eseguito con strumenti specifici e di precisione: non solo forbici e gessetti, ma anche dime, con l’obiettivo di fornire al cucitore un semilavorato preciso e impeccabile da assemblare con ago e filo in maniera meticolosa e paziente secondo un unico filo di cucitura.
Quando queste operazioni sono eseguite a regola d’arte, il risultato è una cravatta che non torce e che soprattutto resta perfettamente a piombo, senza ruotare o piegarsi.
Non troverete nodi analizzando una cravatta artigianale, ma solo un piccolo artificio chiamato scorrevole: un piccolo filo a forma di anello, seminascosto , che serve ad assestare la cravatta durante le tensioni alle quali viene sottoposta durante i suoi primi utilizzi.
Scoprirete inoltre che, se realizzata a mano, la cravatta non presenta cuciture o orlature visibili, in quanto la lavorazione in questo caso è effettuata con uno speciale punto chiamato a smerlo.

I materiali di una cravatta di pregio

Naturalmente se è artigianale una cravatta ha anche altissime probabilità di essere realizzata con materiali molto pregiati e selezionatissimi, a partire da quelli che non si vedono e ne compongono l’anima garantendo resistenza alle deformazioni nel tempo ed elasticità, fino ai tessuti visibili: per questi, la scelta ricade ovviamente sulle migliori sete presenti sul mercato, quelle più raffinate, la cui qualità inequivocabile è distinguibile al tatto.

Lo stile delle cravatte artigianali

Esaurita la disamina degli aspetti tecnici e della lavorazione in senso stretto di una cravatta artigianale, che restano bene o male invariabili, possiamo addentrarci anche in un’analisi della ricerca stilistica messa in atto da un laboratorio sartoriale per offrire accessori sempre allineati ai continui cambiamenti della moda, che vanno tradotti in colori, fogge e fantasie adeguate. Una pregiata cravatta sartoriale deve sempre rappresentare il giusto connubio fra la creatività e la tradizione, fra l’originalità e gli spunti creativi e stilistici. C’è sempre un giusto equilibrio tra l’estro del creatore e la passione che dedica al suo lavoro, il che vieta di oltrepassare determinati confini: oggi scopriamo ad esempio che se la seta resta sovrana tra i materiali compositivi, pian piano si stanno affermando anche proposte in altri materiali tessili e sempre di origine naturale come la lana.
L’obiettivo resta però invariato, offrire al consumatore un articolo che sia appagante non solo alla vista ma anche al tatto, perché una cravatta per essere rassicurante e confortevole deve garantire una autentica esperienza sensoriale.

Il prezzo delle cravatte sartoriali

Abbiamo dunque visto che una cravatta sartoriale è un prodotto complesso da realizzare, e che attraversa numerose fasi composte di passione, partecipazione, duro lavoro. Tutto ciò fa sì che una cravatta sartoriale DOC difficilmente possa appartenere ad una fascia di prezzo medio/bassa come quelle prodotte in serie. Non si tratta solo di prestigio o di nomi altisonanti, ma di un giusto prezzo derivante da una elaborata procedura nella quale convergono conoscenze e competenze, oltre ad abilità manuali fuori dal comune ed acquisite in lunghi anni di formazione e di esperienza. A differenza di un articolo industriale, quindi, ciascuna cravatta sartoriale è un pezzo unico ed in molti casi ha tutti i crismi di un’opera d’arte non riproducibile, ma al massimo solo imitabile: è giusto dunque che il suo sia un prezzo adeguato!

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