Se fai il bucato, 8 volte su 10 lo stendi su Gimi!

Un marchio che senza dubbio conoscete e che siamo pronti a scommettere, a poterlo cercare, di trovare in casa vostra con almeno uno o forse più casalinghi ed accessori per la casa in genere è Gimi, un leader italiano nella produzione di oggetti come stendibiancheria, assi da stiro, carrelli portaspesa e molti altri strumenti utili alla vita di tutti i giorni.

Il suo fatturato 2015 è stato pari ad 80 milioni di euro, a testimonianza di una presenza capillare sul mercato e di un crescente apprezzamento di pubblico, che sa di mettere con Gimi in buone mani le piccole attività di routine casalinga.
Obiettivo di Gimi è sempre stato semplificare le attività quotidiane con prodotti di volta in volta più smart, sempre più leggeri ma al tempo stesso resistenti, e sempre più funzionali per tenere in ordine la casa.
Il giusto valore, la massima accessibilità, un design mai banale sono i capisaldi di un’azienda che ha sempre saputo tenersi al passo con l’evoluzione degli stili di vita e rivelarsi in questo di grande efficienza.

Di origine veneta, dobbiamo segnalare però che, non sappiamo ancora se purtroppo o per fortuna, il gruppo è entrato a far parte del più ampio gruppo tedesco Fhcs, quello per intenderci al quale appartengono già altri rinomati leader per i casalinghi in genere quali Vileda o Marigold. Si è trattato di un’acquisizione col chiaro intento di ampliare il mercato e rafforzare la presenza Gimi sullo stesso, con delle eccezionali prospettive di ulteriore crescita anche internazionale.
Lo stabilimento Gimi di Monselice, ad esempio, resterà punto di riferimento per il comparto prodotti per il bucato, ma sarà implementato con ritrovati tecnologici e soluzioni all’avanguardia.

La garanzia che danno dal Gruppo Fhcs è quella di una gamma di prodotti ancora più innovativi e competitivi, aggiungendo ed in nessun caso togliendo valore al nome Gimi: un’opportunità quindi per ottimizzare che non poteva essere tralasciata!

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