Onice nera: virtù, proprietà e caratteristiche

Si racconta che le pietre e i minerali posseggano virtù ed energie peculiari, diverse a seconda della loro composizione ed anche della loro età. Non sappiamo quanto ci sia di vero in simili congetture che spesso si basano su teorie balzane e per nulla razionali, ma di certo non possediamo i mezzi per confutarle a scatola chiusa. Possiamo solo limitarci a raccontare i simbolismi che esse racchiudono, alcuni significati che vengono loro attribuiti, ed anche le diverse espressioni estetiche delle quali alcune pietre si fanno portatrici.

Tra queste, una delle più misteriose e suggestive è senza dubbio l’onice nera, una pietra dal buon grado di durezza e di colore molto intenso che ne fa fin da tempo molto lontani materiale particolarmente apprezzato per la creazione di monili, gioielli o altri manufatti. Spille o sigilli, ma anche pendenti, venivano realizzati con l’onice nero sin dall’antichità, ed il suo uso è proseguito in epoca medievale per il leggendario ruolo di talismano universale che questa pietra ha saputo assumere, probabilmente in virtù della sua tinta atra e tenebrosa capace di scatenare fantasie e di far costruire su essa vere e proprie mitologie tramandate di generazione in generazione.

L’onice nera possiede una oscura ma seducente bellezza che la rende molto utilizzata dai cultori della cristalloterapia, mentre nella più pratica e concreta gioielleria con questa pietra si realizzano anelli, bracciali o ciondoli, perché nonostante la sua durezza si presta molto bene ad essere intagliata, lavorata e persino incisa con risultati artistici sorprendenti.

 

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