La storia senza tempo degli Aviator 1937 di Ray-Ban

È una storia che parte da molto lontano quella che racconta la nascita ed il successo di uno tra i modelli di occhiali da sole più iconici, che ha attraversato i decenni e le generazioni ed ancora oggi viene proposto, con tutti i dovuti adeguamenti dettati dal progresso.
Parliamo degli occhiali da sole Aviator 1937 di Ray-Ban, il cui prototipo venne commissionato all’azienda dal pilota statunitense John Macready che desiderava un paio di occhiali studiati appositamente per proteggere la vista ad alta quota, dove i raggi del sole sono più forti e causano maggiore riverbero. Si arriva così al progetto non definitivo Anti-Glare Sunglasses, che rappresenta gli Aviator “in nuce”: la successiva e definitiva evoluzione in Ray-Ban Aviator ha mantenuto la stessa ampia lente, ma ha apportato l’accorgimento di modellarla nella caratteristica forma a goccia che tutti oggi riconosciamo, e che venne disegnata per adattarsi al meglio al casco da pilota.

Storia ed evoluzione dei Ray-Ban Aviator

Da allora è stata una continua escalation: nessuno poteva immaginare che un accessorio nato con particolari specifiche tecniche ed orientato solo verso esigenze di tipo professionale potesse diventare accessorio chiave per il look, amatissimo anche da figure dello star system, cantanti, attori ed attrici, modelle.

Ray-Ban è un brand in incessante evoluzione che ha saputo innovarsi e crescere seguendo ed interpretando le mode ma addirittura, in molti casi, inaugurandole. Tutti i suoi modelli di occhiali, da vista e da sole, hanno subito negli anni processi di adeguamento alle nuove tecnologie di produzione ed anche all’uso dei materiali inediti messi a disposizione dal progresso, eppure sono sempre rimasti tutti fedeli al DNA che li rende memorabili.

Per celebrare degnamente gli 80 anni del modello Aviator, e per dimostrare questa propensione al rinnovamento, Ray-Ban ha lanciato la collezione di occhiali Reinvented nella quale ha incluso variazioni sul tema, alcune in edizione limitata e da collezione. Dettagli di stile e personalità sono stati aggiunti ad esempio sul Ray-Ban Mirror, un Aviator con lenti specchiate, o sul Ray-Ban Blaze, con una montatura dai colori molto vivaci e con lenti piatte sovrapposte.
Ad accompagnare la collezione è stata approntata una campagna ad hoc curata dall’artista Dewey Saunders, che si è sbizzarrito nel raccontare la storia di Ray-Ban attraverso immagini evocative, illustrazioni, collage di foto o di ritagli dell’epoca mescolandoli ovviamente con dei tuoi personalissimi tocchi. Molto più di una semplice campagna advertising, la consideriamo quasi un portfolio, una retrospettiva che rende omaggio ad un brand che ha saputo scrivere – e continua a farlo – la storia dell’occhiale.

 

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