Come raccontare l’oceano… con un profumo

L’acqua è senza dubbio un elemento a sé stante, se lo consideriamo sotto l’ottica di un creatore di profumi: un elemento che per sua stessa natura non ha odore, eppure possiede un innato fascino in grado di scatenare sfrenate fantasie.

Che profumo ha l’acqua?

Quando si discute del profumo dell’acqua, molto dipende dalla cultura nella quale essa viene inquadrata, e le sue sfumature cambiano in maniera vertiginosa e repentina, passando dai sentori salmastri dell’oceano a quelli altrettanto selvaggi e naturali ma più bucolici della rugiada o di un ruscello, fino ad arrivare a quelli della macchia mediterranea che può abbracciare un litorale. È l’elemento naturale del quale nessun contesto può fare a meno perché è essa stessa fondante della vita, eppure è al tempo stesso quello che meglio può essere plasmato dalla materia che lo circonda.

In tutti questi casi si può infatti notare un denominatore comune dato dall’essenza naturale che va ad “impregnare” ed impreziosire l’acqua donandole caratteristiche sempre diverse: prima d’ora, però, nessun naso d’autore si era mai concentrato nel riprodurre il forte sentore salino e minerale, con i suoi intensi e secchi accenti, proprio dell’oceano.

L’Eau Majeure d’Issey

L'Eau Majeure d'Issey
L’Eau Majeure d’Issey

Lo ha fatto, per interposta persona, lo stilista giapponese Issey Miyake, commissionando il suo profumo L’Eau Majeure d’Issey a Fabrice pellegrin e Aurélien Guichard e chiedendo loro espressamente una fragranza che comunicasse dinamismo, movimento e tutta la profonda energia delle onde dell’oceano.

In sostanza è come se i due creativi avessero sintetizzato il profumo dell’acqua salata, circondandolo di vibrazioni aromatiche e resinose e punteggiandolo con diverse gradazioni di accenti minerali. Per riuscirci hanno in parte stravolto le convenzioni che regolano la formulazione delle fragranze, perché hanno sovradosato gli accordi legnosi e boisè incrociandoli, per ottenere l’effetto “minerale”, con l’essenza di un fiore non molto comune in profumeria perché vagamente aspro nel colpire i recettori olfattivi, l’Elicriso.
Gli elementi aromatici sono stati calibrati con il massimo equilibrio, ed il contrasto è assolutamente piacevole nella sua purezza!

Il risultato è un profumo che riesce a raccontare le profondità dell’oceano con voluttuose note salmastre che però non diventano mai eccessive, restando nel solco della raffinata semplicità di contenuti che fa parte del DNA dello stilista. L’Eau Majeure d’Issey sa evocare gli odori di un legno marino e salato, quelli di un’imbarcazione che affronta i marosi guidata dalle mani di un uomo forte e deciso.

Senza dubbio una nuova fragranza da provare, magari per attenuare la nostalgia dell’estate e del mare, anche se il suo carattere forte induce a pensare più facilmente ad un oceano in tempesta piuttosto che ad un’assolata spiaggia!

 

 

 

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